SHU & THE SOCIAL HACKADEMY

SHU & LA SOCIAL HACKADEMY

 

 1. SHU – SOCIAL HACKATHON UMBRIA

 

CONTESTO

Tra poche generazioni, al pieno completamento del processo di maturazione della cultura digitale iniziato con l’invenzione del microprocessore, l’umanità vedrà il mondo con occhi completamente diversi da quelli con cui lo guardiamo oggi. L’impatto di questa trasformazione sarà simile a quello dell’invenzione della stampa a caratteri mobili.

Nell’Europa del XXI secolo, contrassegnata da sfide sociali e tensioni culturali, l’inclusione sociale sta progressivamente diventando la risposta comune, oltre che la strategia per un futuro intelligente, sostenibile, non solo “inclusivo”, ma anche comunitario.

L’innovazione sociale è verticalmente integrata nell’agenda della maggior parte delle politiche locali europee ed è divenuta chiaramente il “filo rosso” che collega i sette obiettivi chiave della strategia europea del 2020. Alla luce di questo contesto, la mission della Social Hackademy è quella di supportare l’implementazione di azioni e progetti innovativi con l’obiettivo finale di dimostrare come l’innovazione digitale e sociale possano beneficiare reciprocamente.

Da qui nasce l’idea del Social Hackathon Umbria, che vede la sua prima edizione nel 2016, dimostrando da subito un impatto positivo e sostenibile per tutti gli attori coinvolti nell’attività e dando vita a quello che è diventato un processo creativo partecipato di soluzioni digitali alle sfide sociali.

 

METODOLOGIA 

La metodologia di formazione SHU prevede il coinvolgimento di due principali target:

 

– giovani studenti, che seguono un programma di formazione strutturato su una o più competenze digitali per migliorare il proprio profilo professionale e mettere in pratica ciò che imparano contribuendo allo sviluppo di soluzioni digitali che rispondono a specifiche sfide sociali (junior hackers in fase di hackathon finale);

– rappresentanti di enti pubblici o privati, attivi a livello sociale, oltre che personalmente spinti verso l’approccio ai bisogni sociali secondo lo sviluppo di una soluzione digitale (partecipanti all’hackathon in veste di sfidanti).

 

L’evento finale del processo formativo di SHU consiste in una “maratona” di 48 ore (per questo chiamata “hackathon)

durante la quale squadre di hackers con diversi livelli di competenze digitali si sfidano sulla co-creazione di una soluzione digitale a un problema sociale per loro selezionato.

La forza principale di SHU è quella di basare l’intero processo sul potenziale educativo che un’esperienza di co-creazione è in grado di offrire a tutti i partecipanti, indipendentemente dal relativo livello di competenza digitale, dal profilo professionale o personale. Pertanto, in base al focus annuale di ogni singola edizione di SHU, gruppi diversi aggiuntivi vengono invitati a partecipare alle sfide dell’evento conclusivo, al termine del quale tutti i partecipanti

avranno finalmente la sensazione di aver vinto qualcosa imparando. 

 

SHU è stato proposto per già cinque edizioni, ognuna delle quali ha individuato un focus differente:

2016 digitale per il non profit;

2017 digitale per il patrimonio culturale;

2018 digitale per l’imprenditorialità e l’occupazione;

2019 digitale per l’ambiente;

2021 digitale per la sostenibilità nel consumo e nella produzione di cibo.

 

Nel corso di ogni edizione gli amici di SHU (oramai possiamo definirli così), ospiti, esperti, appassionati, famiglie e semplici curiosi, partecipano numerosi anche agli eventi collaterali che animano il contesto urbano con sessioni di giuria sociale, playzone, mostre digitali, tour interattivi della città, workshop e seminari.

 

Il principale obiettivo pedagogico di SHU consiste nel potenziare al massimo grado possibile l’impatto che un intervento formativo ha sugli allievi, dando loro la possibilità di:

  • prendere parte attivamente allo sviluppo di un prodotto che risponda alle esigenze di un target sociale;
  • sperimentare praticamente le competenze appena acquisite nel corso di formazione attivato;
  • sperimentare la sinergia all’interno di un processo di squadra creativa.

 

Oltre ai benefici destinati agli allievi, SHU si rivela un’opportunità anche per i beneficiari che possono:

  • partecipare attivamente alla definizione delle sfide, come anche allo sviluppo di soluzioni creative,

acquisendo loro stessi competenze digitali relative alla sostenibilità delle soluzioni stesse;

  • esprimere un’opinione fondamentale rispetto all’efficacia del prodotto digitale, sviluppando una sorta di “controllo qualità” istantaneo.

 

La riuscita di SHU si basa su un’attenta selezione di team manager competenti, ma, soprattutto, motivati, grazie al quale è effettivamente possibile guidare e monitorare il processo di co-creazione, garantendo la finalizzazione degli output.

Nel corso delle scorse edizioni, SHU ha registrato un impatto positivo a breve termine sui giovani partecipanti, aiutandoli in alcuni casi persino a capire quale direzione prendere nel futuro, e in altri casi  contribuendo alla creazione di opportunità professionali ed educative per NEET, ma anche per gruppi di rifugiati che hanno avuto la possibilità di mostrare talento e competenze nel campo digitale.

Ciò che è stato più importante per il consolidamento e la crescita dell’iniziativa, però, è stato l’offrire opportunità di follow-up alla comunità di social hacker che hanno partecipato e accompagnato l’evento anno dopo anno. In particolare, sono state implementate tre diverse strategie per supportare gli hacker nello sviluppo dei risultati raggiunti durante il Social Hackathon:

  • collaborare con idee e incubatori d’imprese che offrono la possibilità di seguire programmi di accelerazione 
  • promuovere l’hackathon come un’opportunità di capacity-building e networking per tutti coloro che sono interessati a saperne di più sugli approcci innovativi per l’apprendimento cooperativo e inclusivo 
  • evolvere l’evento Social Hackathon in una Social Hackademy locale permanente, concretizzata nell’inaugurazione di una nuova Associazione di Volontariato Giovanile chiamata CrHack Lab Foligno 4D.

 

L’edizione SHU2021 ha mosso un importante passo avanti con la partecipazione all’evento da parte di FAO (Food and Agriculture Organization) come sponsor e co-organizzatore, identificando le tre sfide principali dell’hackathon, prendendo parte della giuria con il ruolo di valutare le soluzioni prodotte dagli hacker. In autunno, le tre migliori soluzioni saranno presentate a un team di rappresentanti di FAO, per essere commentate e discusse.

 

2. SOCIAL HACKADEMY 

 

Alla luce del contesto prima presentato, il ruolo della Social Hackademy consiste nel supportare l’implementazione di azioni e progetti innovativi con l’obiettivo di dimostrare come l’innovazione digitale e sociale possano beneficiare reciprocamente.

Il progetto favorisce la formazione di Menti Creative che si applicano alla risoluzione di problemi condivisi mirando allo sviluppo di un processo di civilizzazione democratica e sostenibile della dimensione digitale nel nostro pianeta.

Inserendo le esperienze formative in contesti di reale progettazione, la Social Hackademy può misurare la propria efficacia anche in termini di concreti sbocchi professionali per i suoi membri. Tramite la partecipazione di giovani studenti, naturalmente coinvolti nel pensare il futuro prossimo e organizzazioni rivolte ai più giovani, all’inclusione sociale, all’innovazione e allo sviluppo del mondo digitale, il progetto riesce a mettere in connessione menti già orientate verso il futuro e interessate a far sì che questo sia sostenibile.

Obiettivo di ancor più ampio respiro della Social Hackademy è quello di strutturare localmente laboratori che abbiano una doppia dimensione, reale digitale: i Crhack Labs. “Satelliti” della Social Hackademy, questi divengono il luogo in cui avviene effettivamente l’accesso condiviso a tecnologie e strumenti per supportare l’apprendimento pratico e lo sviluppo creativo delle idee.

Le unità locali Crhack Labs sono delegate al coinvolgimento di tutti gli attori che si occupano di sviluppo dell’area circostante perché partecipino al processo co-creazione. Per questo motivo sono i Crhack Labs stessi ad avvicinanarsi attivamente alle organizzazioni della società civile, alle istituzioni, agli istituti formativi e al settore privato, per coinvolgere tutti gli attori attivi nel contesto all’interno al processo di co-creazione di soluzioni e idee, e alla loro implementazione sostenibile. Questa azione favorirà non solo progetti di collaborazione, ma anche azioni di advocacy volte a influenzare le politiche locali, e poi nazionali, per uno sviluppo corretto, funzionale che risponda ai bisogni di tutti. 

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