Intervento interattivo, progettare sostenibile: la sostenibilità nei finanziamenti per la cultura e per il sociale, a cura di Nadine Innocenzi
La crisi ecologica è la risposta che il circo sociale è chiamato a dare nella ricerca di soluzioni innovative, che permettano di sviluppare un’intelligenza ecologica, artistica, culturale ed empatica, erano al centro della 7° edizione del convegno internazionale di circo sociale Altra Risorsa, organizzato dal network italiano di AltroCirco dal titolo “Circo SOStenibile: per un’Educazione Artistica empatica interconnessa e consapevole”.
L’incontro si è svolto a Siena, il 14 e 15 aprile, presso gli spazi della Corte dei Miracoli e dell’Associazione Culturale Badabam, e ha coinvolto un gruppo di relatori e relatrici con competenze diversificate, provenienti dal mondo del circo, della scuola, dell’educazione formale e non formale e delle organizzazioni pubbliche e private che lavorano con l’arte come mezzo di trasformazione sociale.
Tra i vari interventi in programma, Nadine Innocenzi, progettista presso EGInA, ha partecipato offrendo un seminario interattivo sulla sostenibilità nell’ambito della progettazione dal titolo “Progettare sostenibile: la sostenibilità nei finanziamenti per la cultura e per il sociale”. Dopo una panoramica sul ruolo della sostenibilità nelle fonti di finanziamento per progetti socio-culturali in ambito europeo e nazionale, i partecipanti e le partecipanti hanno esplorato le modalità attraverso le quali ideare e costruire un progetto secondo criteri di sostenibilità, attraverso la loro integrazione nelle diverse fasi progettuali (dalla definizione degli obiettivi, alla strutturazione delle attività, alla disseminazione dei risultati). L’incontro si è concluso con un’esperienza di co-progettazione in gruppo, mediante un gioco da tavola pensato per sviluppare il pensiero creativo e lo spirito di cooperazione nell’ambito di un esercizio di co-progettazione, stimolato dall’utilizzo dell’elemento visuale e del gioco.
Nadine ha concluso la sua esperienza così: “È stato bello vedere persone con esperienze diverse, insegnanti, progettist*, coordinator* di scuole di circo e giovani circensi, cimentarsi in un lavoro di progettazione condivisa. Sono emerse idee e stimoli interessanti che hanno aperto uno spazio di discussione e scambio, stimolando nuove possibilità di collaborazione tra i partecipanti e le partecipanti. La cultura e l’arte possono costruire nuove strade di partecipazione e trasformazione sociale, che la progettazione contribuisce a realizzare”.